It must be the heaven
V.O. SOTT ITA
Durata: 97 min
Lingua: Italiano
Trama
SINOSSI
Un regista fugge dalla Palestina in cerca di una patria alternativa, ma si rende conto che la Palestina lo segue come un’ombra. Quella che doveva essere la promessa di una nuova vita si trasforma in una commedia degli errori. Da Parigi a New York, Elia Suleiman osserva alcuni episodi di assurdità quotidiana, con spesso (anche se non sempre) a tema la guerra, il controllo della polizia, e in generale l’atmosfera securitaria degli ultimi anni.
L’atmosfera grottesca e senza senso che caratterizza la vita quotidiana di un palestinese durante l’occupazione, si generalizza per diventare qualcosa che riguarda il mondo intero.
SEGNI PARTICOLARI
In una commedia dal registro comico grottesco (forte il debito con Beckett, Tati e Keaton) Suleiman si pone una domanda fondamentale: quale luogo possiamo davvero chiamare casa?
Un regista fugge dalla Palestina in cerca di una patria alternativa, ma si rende conto che la Palestina lo segue come un’ombra. Quella che doveva essere la promessa di una nuova vita si trasforma in una commedia degli errori. Da Parigi a New York, Elia Suleiman osserva alcuni episodi di assurdità quotidiana, con spesso (anche se non sempre) a tema la guerra, il controllo della polizia, e in generale l’atmosfera securitaria degli ultimi anni.
L’atmosfera grottesca e senza senso che caratterizza la vita quotidiana di un palestinese durante l’occupazione, si generalizza per diventare qualcosa che riguarda il mondo intero.
SEGNI PARTICOLARI
In una commedia dal registro comico grottesco (forte il debito con Beckett, Tati e Keaton) Suleiman si pone una domanda fondamentale: quale luogo possiamo davvero chiamare casa?
Info
97 min
Lingua: Italiano
Trama
SINOSSI
Un regista fugge dalla Palestina in cerca di una patria alternativa, ma si rende conto che la Palestina lo segue come un’ombra. Quella che doveva essere la promessa di una nuova vita si trasforma in una commedia degli errori. Da Parigi a New York, Elia Suleiman osserva alcuni episodi di assurdità quotidiana, con spesso (anche se non sempre) a tema la guerra, il controllo della polizia, e in generale l’atmosfera securitaria degli ultimi anni.
L’atmosfera grottesca e senza senso che caratterizza la vita quotidiana di un palestinese durante l’occupazione, si generalizza per diventare qualcosa che riguarda il mondo intero.
SEGNI PARTICOLARI
In una commedia dal registro comico grottesco (forte il debito con Beckett, Tati e Keaton) Suleiman si pone una domanda fondamentale: quale luogo possiamo davvero chiamare casa?
Un regista fugge dalla Palestina in cerca di una patria alternativa, ma si rende conto che la Palestina lo segue come un’ombra. Quella che doveva essere la promessa di una nuova vita si trasforma in una commedia degli errori. Da Parigi a New York, Elia Suleiman osserva alcuni episodi di assurdità quotidiana, con spesso (anche se non sempre) a tema la guerra, il controllo della polizia, e in generale l’atmosfera securitaria degli ultimi anni.
L’atmosfera grottesca e senza senso che caratterizza la vita quotidiana di un palestinese durante l’occupazione, si generalizza per diventare qualcosa che riguarda il mondo intero.
SEGNI PARTICOLARI
In una commedia dal registro comico grottesco (forte il debito con Beckett, Tati e Keaton) Suleiman si pone una domanda fondamentale: quale luogo possiamo davvero chiamare casa?
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