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Si le vent tombe
Si le vent tombe
V.O. SOTT ITA
Guarda il trailer

Durata: 100 min

Lingua: Italiano

Con: Grégoire Colin, Hayk Bakhryan, Arman Navasardyan, David Hakobyan, Narine Grigoryan

Alain, un tecnocrate francese, è incaricato di valutare la fattibilità della riapertura dell’aeroporto del Nagorno-Karabakh, zona contesa tra Armenia e Azerbaigian. In questo microcosmo surreale, frammentato, di un aeroporto senza aeroplani e di uno Stato che non gode della legittimazione internazionale, ogni tipo di provvedimento è inopportuno, insufficiente ad affrontare lo stato delle cose. Edgar, un ragazzo del posto, girovaga intorno all’aeroporto, coinvolto in uno strano affare. Si ritrova così faccia a faccia con Alain.

SEGNI PARTICOLARI
IL primo lungometraggio della regista franco-armena Nora Martirosyan ,passato al Festival di Cannes 2020, mette al centro della sua trama il Nagorno-Karabakh, a piccola regione transcaucasica dove, già prima del film, un pesante conflitto aveva causato più di 30.000 morti.
Tra un’esplorazione quasi documentaria e colpi di scena drammaturgici il film è allo stesso tempo un riflettore che illumina il presente e un pezzo di archivio storico.
“La mia domanda principale era: come può esistere visivamente e cinematograficamente un paese che non ha legittimità internazionale?”

100 min

Lingua: Italiano

Con: Grégoire Colin, Hayk Bakhryan, Arman Navasardyan, David Hakobyan, Narine Grig...

Alain, un tecnocrate francese, è incaricato di valutare la fattibilità della riapertura dell’aeroporto del Nagorno-Karabakh, zona contesa tra Armenia e Azerbaigian. In questo microcosmo surreale, frammentato, di un aeroporto senza aeroplani e di uno Stato che non gode della legittimazione internazionale, ogni tipo di provvedimento è inopportuno, insufficiente ad affrontare lo stato delle cose. Edgar, un ragazzo del posto, girovaga intorno all’aeroporto, coinvolto in uno strano affare. Si ritrova così faccia a faccia con Alain.

SEGNI PARTICOLARI
IL primo lungometraggio della regista franco-armena Nora Martirosyan ,passato al Festival di Cannes 2020, mette al centro della sua trama il Nagorno-Karabakh, a piccola regione transcaucasica dove, già prima del film, un pesante conflitto aveva causato più di 30.000 morti.
Tra un’esplorazione quasi documentaria e colpi di scena drammaturgici il film è allo stesso tempo un riflettore che illumina il presente e un pezzo di archivio storico.
“La mia domanda principale era: come può esistere visivamente e cinematograficamente un paese che non ha legittimità internazionale?”
Non ci sono spettacoli legati a questo evento.
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